Le tradizioni

Il Maestro di Olzai, celebre pittore

la vita del talentuoso artista quattrocentesco noto come maestro di olzai è immersa nel mistero. Molti lo identificano con antonio cavaro ma di certo possiamo ammirare le sue opere come, ad esempio, il retablo di santa maria di sibiola

A pochi chilometri da Seulo, nel profondo della Barbagia, è nato molto tempo fa un vero prodigio della pittura. Il Maestro d’Olzai, così viene chiamato comunemente, è un personaggio misterioso che la maggior parte degli storici d’arte tende a identificare con Antonio Cavaro, capostipite di una famiglia di artisti cagliaritani del quartiere di Stampace. Egli fu attivo nel XVI secolo e si fece notare per lo stile catalano-valenzano con chiare influenze fiamminghe.

A dispetto delle poche notizie sulla vita, di lui ci restano numerose opere. Il Retablo della Pestilenza conservato nella chiesa di Santa Barbara di Olzai, un ex-voto realizzato dopo l’epidemia di peste del 1477, è un esempio della sua arte. Il suo capolavoro più famoso è però il Retablo di Santa Maria di Sibiola, le cui due tavole sopravvissute al tempo sono conservate nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari e una copia è situata nella sala consiliare di Sibiola.

L’opera, influenzata dallo stile catalano, fu realizzata alla fine del Quattrocento e si pensa che in origine fosse collocata dietro l’altare. Nella tavola di sinistra è raffigurato il Giudizio Universale su tre livelli: dal basso verso l’alto l’inferno, il purgatorio con San Michele Arcangelo e la Madonna e il paradiso. La tavola di destra è divisa in due settori: in alto l’Adorazione dei Magi in una casupola dal tetto a spiovente, in basso San Matteo e Sant’Antonio Abate.

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